Il Barfi, il dolce indiano al cocco e frutta secca è un boccone delizioso.
dove poi ne scaturisco diverse varianti oltre alla classica che vi propongo io, in questo post. Nello specifico ci troviamo nel subcontinente indiano tra il Golfo del Bengala e il mare Arabico, comunque India e barfi deriva da persiano barf che significa neve)!
E’ il dolce delle feste, gradito a tutti è di buon auspicio e conclude degnamente un pasto succulento e speziato, di festività, cerimonie e rituali.
Di una semplicità disarmante, il Barfi è un composto di farina di cocco, latte condensato, burro chiarificato, cardamomo in polvere a sentimento e frutta secca. Esistono diverse varianti che cambiano la parola che accompagna il nome del dolce stesso: besan barfi è con la farina di ceci; il kaaju barfi (con anacardi), il pista barfi (con pistacchi), il gajar barfi (dove compaiono le carote tritate) e il sing barfi (con arachidi). I cubetti sono aromatizzati anche con la frutta, soprattutto mango e cocco (coconut barfi), o con le spezie (preferito in assoluto è il cardamomo), o preparati con l’aggiunta di mandorle (badam barfi) e cioccolato, imbevuti di una profumata acqua di rose. (Qui trovate la fonte della distinzione tra i vari barfi e altre notizie sul dolce). Di solito le piccole porzioni vengono decorate con dell’oro alimentare in scaglie.
Insomma viene voglia di prepararli tutti, ma dal momento che il viaggio del nostro gruppone di ABC un mondo di ingredienti, dall’idea della nostra capa Eloisa Vargiu di Trattoria Muvara, ci impone questo mese la lettera C, ho preparato la versione classica. Dal momento che questa con il Cocco è deliziosa non oso immaginare cosa possano essere le altre!
Barfi
Farina di Cocco 300 g
latte condensato 400 g
burro chiarificato 1 cucchiaio
mandorle secche 50 g
nocciole tostate 50 g
pistacchi 80 g
cardamomo q.b. (io ho abbondato, ne ho messo un cucchiaio colmo)
Tritare a coltello la frutta secca, i pistacchi tenetene da parte un cucchiaio per decorare sopra alla fine.
Spennellare una pirofila unica o come ho fatto io 2 piccole (le mie sono di 23×12 l’interno), con il burro chiarificato (questo vi aiuterà ad estrarlo, basta immergere la pirofila in un dito di acqua calda e facendo leva con un coltello si stacca subito intero). In un tegame versare il cucchiaio di burro chiarificato e far sciogliere sul gas appena senza friggere, aggiungere la farina di cocco e mescolare per amalgamare i due ingredienti. Aggiungete il cardamomo in polvere e mescolate ancora e in ultimo la frutta secca. A questo punto io mi sono messa i guanti e ho impastato il tutto, bene per bagnare tutto il cocco e renderlo più piacevole alla vista altrimenti tende a rimanere fuori, frammenti che non si integrano bene con l’impasto. Dividete a metà l’impasto (in totale erano 800 g, li ho divisi circa 400 per ogni pirofila) e con un cucchiaio dalla parte del dorso livellate il composto, premendo per compattare il tutto. Cospargete con i frammenti di pistacchio in superficie. Mettete in frigo per una notte o comunque almeno per mezza giornata. Per staccarlo mettete la pirofila in un dito acqua molto calda e si staccherà, con l’aiuto di un coltello o una spatola tutto in un blocco. Tagliatelo a cubi o losanghe e servite.
Non ho oro alimentare in scaglie però ho la polvere d’oro di Decora, sempre alimentare con cui ho dato luce ai miei Barfa dolcetti indiani.
A leggere la preparazione viene voglia di mangiarne subito un pezzetto, brava! 😍
ma questi dolcetti sono favolosi! al diavolo le calorie, vanno assaggiati! bravissima!
Grazie Tamara, scusa se rispondo ora, ma penso sempre il blog non lo legge più nessuno
Grazie Elena