Qualche sera fa sono stata a cena da Tiberino dal 1936. Era ed è ancora un bar storico dell’Isola Tiberina sempre diretto dalla famiglia Bungaro. La storia di Tiberino è nata cosi, una bottega caffetteria gestita da nonno Giuseppe e successivamente ampliata sia come come locale che come offerta al pubblico in bar, gastronomia e tabaccheria da papà Alfonso. Nel 2002 diventa anche gelateria artigianale e ancora nel 2015 Giuseppe Bungaro (il nipote di nonno Giuseppe) decide di dare una nuova veste al locale aggiungendo un’aria da tipico bistrot teverino promuovendo la cucina italiana e romana. In effetti Tiberino proprio per varietà di servizi che offre è aperto dalla colazione alla cena passando per gli aperitivi. Ma d’altro canto la location è invidiabile, chi non vorrebbe stazionare su quella deliziosa piazzetta, Piazza San Bartolomeo all’Isola, gustando la colazione o sorseggiando un cocktail al tramonto?
I piatti sono magistralmente eseguiti dalla brigata in cucina, i ragazzi sono due e bastano per farti conoscere Roma e le sue tradizioni. A completare l’opera però non c’è solo la cucina e la posizione strategica ma un’orchestra condotta da Giuseppe dove gli elementi ti rendono la sosta piacevole. Il servizio di sala, nota dolente di molti locali, qui è addirittura il punto di forza, dove gentilezza, simpatia e professionalità ti fanno compagnia tra consigli sulle scelte dei piatti, vini abbinati, grazie alla carta dei vini a valorizzare il territorio e l’attenzione per il cliente.
Tornerò a trovare gli amici di Tiberino perchè qui la scelta è difficile e tutto non si può assaggiare in una serata. Ogni piatto che ci è stato consigliato è stato un successo, ci ho rivisto mia mamma nell’amatriciana, lo stesso modo di tagliare la pancetta e con le polpette al sugo…emozionante!
Si sente che c’è un’attenta selezione della materia prima, i prodotti sono ricercati, come le magnifiche uova di Biofarm di Arianna Vulpiani, quel piatto di uovo barzotto con crema di pecorino e guanciale croccante vale la gita da voi.
Polpette al pomodoro con sugo di San Marzano, Parmigiano Reggiano e basilico, buone come quelle di casa
Trippa alla romana (consigli per l’uso: fate la “scarpetta” con il mitico pane del forno Roscioli che troverete in tavola)
I primi piatti sono curati a tal punto che la pasta fresca è fatta a mano compresa la pasta acqua e farina dello spaghettone cacio e pepe con pecorino romano DOP del Lazio e pepe selvaggio del Madagascar
L’Amatriciana con pacchero acqua e farina con pomodoro San Marzano, guanciale stagionato e pecorino romano DOP del Lazio. Buona buonissima
Coda alla vaccinara con cioccolato fondente, cotta alla perfezione con una nota amara data dal fondente. TOP
L’immancabile carciofo alla giudia, croccantissimo e imperdibile
E le puntarelle con le acciughe. Le verdure sono di stagione e biologiche
Il menu prosegue, ma noi ci siamo fermate qui! Potete trovare in carta altri piatti di pesce a seconda del pescato, il baccalà, il salmone, il tonno e per la carne l’agnello, o il Black Angus o un buon Burgher artigianale oppure un piatto fuori menu secondo la fantasia della cucina.
RICORDATEVI DI FARE LA “SCARPETTA” anche senza nascondervi 😉
Tiberino
Via Ponte Quattro Capi,17-18 – 00186 Roma
telefono 06 687 7662
orari di apertura:
dom 10:00 – 20:00
lun – gio 07:00 – 23:00
ven 07:00 – 00:00
sab 10:00 – 00:00
http://tiberinoroma.it/
email: info@tiberinoroma.it