Cavolata: broccolo romanesco, cavolfiore, cavolo cappuccio e verza, una zuppa proprio in questo periodo di disintossicazione post festività. Spinta dall’arrivo settimanale di verdura a Km 0 mi sto dedicando a zuppette niente male!
Semplici zuppe di verdure che cerco di rendere più gustose aggiungendo elementi proteici trasformando la zuppa in un piatto unico. La cassetta di verdura che settimanalmente mi recapitano è composta da verdure di stagione e come tali prevalentemente cavolfiori, broccolo romano, verze, cavolo cappuccio, broccoletti...insomma una varietà incredibile di….cavolate! E sono così belli, freschi , piccoli e con colori sgargianti che ti fanno venire la fantasia di cucinarli anche se non ti piacciono!
Per fare una zuppa di verdure non servono le quantità ben descritte ma serve la qualità, i colori, i profumi e sopratutto l’inventiva: quello che hai cuoci!
Dunque vediamo cosa c’è dentro: cipolle, coste di sedano, carote col ciuffo (bellissime!) bene
Prepariamo un soffritto tagliando queste verdure a dadini e aggiungendo un poco di olio extravergine. Poi vediamo….intanto che il soffritto prenda sapore….cosa abbiamo…: broccolo siciliano, cavolo cappuccio, verza (mamma mia è piccolina chissà come sarà dolce), broccolo romanesco, cavolfiore…tutti piccoli, sono bellissimi, e poi un ciuffo di broccoletti….ah guarda qui, una bustina con dentro….patate! Bene, direi che ho tutto! Quindi separo le cimette del broccolo romanesco e del cavolfiore e le lavo bene, affetto
sottilmente il cavolo cappuccio, taglio a julienne la verza e a dadini le patate e dopo aver lavato tutto accuratamente e scolato lo verso sul soffritto. Faccio andare un minuto e poi aggiungo dell’acqua a coprire con del sale grosso. Faccio stufare le verdure per almeno un’ora a fuoco lento coperte, controllando ogni tanto i liquidi. Appena cotte do qualche botta di minipimer per renderla cremosa, la impiatto nelle ciotoline di terracotta (così mantengono il calore, e poi vuoi mettere?) e ci ho aggiunto due fette di ricotta mustia.
Si tratta di un prodotto sardo: una ricotta di pecora leggermente affumicata che ho avuto il privilegio di avere grazie alla mia amica di cucina Simona come souvenir sardo. Un piacevole e un gradevole contrasto con la mia Cavolata e per aggiungere una nota croccante invece dei crostini ho preferito abbinarci un grasso buono: delle mandorle a scaglie appena tostate. Non potevo rinunciare al giretto di olio extravergine di oliva alla menta selvatica….era quello che mancava per arrivare alla perfezione!
sottilmente il cavolo cappuccio, taglio a julienne la verza e a dadini le patate e dopo aver lavato tutto accuratamente e scolato lo verso sul soffritto. Faccio andare un minuto e poi aggiungo dell’acqua a coprire con del sale grosso. Faccio stufare le verdure per almeno un’ora a fuoco lento coperte, controllando ogni tanto i liquidi. Appena cotte do qualche botta di minipimer per renderla cremosa, la impiatto nelle ciotoline di terracotta (così mantengono il calore, e poi vuoi mettere?) e ci ho aggiunto due fette di ricotta mustia.
Si tratta di un prodotto sardo: una ricotta di pecora leggermente affumicata che ho avuto il privilegio di avere grazie alla mia amica di cucina Simona come souvenir sardo. Un piacevole e un gradevole contrasto con la mia Cavolata e per aggiungere una nota croccante invece dei crostini ho preferito abbinarci un grasso buono: delle mandorle a scaglie appena tostate. Non potevo rinunciare al giretto di olio extravergine di oliva alla menta selvatica….era quello che mancava per arrivare alla perfezione!
la tua zuppa è una bella… cavolata!!! Guarda, altro che cavolata. Forse non potrei farla "andare giù" a mio marito, che odia i cavoli, ma io, che invece li adoro… ecco, aggiungi un posto a tavola? In più in questa zuppa c'è l'attenzione per la materia prima. Per rifarmela a km 0 io potrei ricorrere solo ai miei broccoletti, che sono lì belli nell'orto, ma non sarebbe la stessa cosa 🙁
Una zuppa dai colori decisi come piace a me e il gusto non può essere che ottimo. Amo le zuppe e anche questa "cavolata" come l'hai chiamata tu, che proprio cavolata non lo è !
Ahahahaha cavolate perchè è una minestra di cavoli no…bacione.
io adoro i cavoli e questa è proprio la mia settimana del cavolo… 🙂
Mi piace anche la tua cavolata. Non posso che apprezzarla 😉
Buon calendario del cibo italiano e buona continuazione di questa settimana del cavolo anche a te 😉 🙂
Ciao Sabrina
Tiziana
Beh, con questo nome non potevi non partecipare alla settimana dei cavoli! 😀
Una delizia che scalda il corpo e l'anima, brava 😉
Una gran bella cavolata! uno spettacolo per gli occhi e per il palato!
Buona settimana del cavolo, a presto …
Certo che lo aggiungo Fausta ma magari!
Anche io adoro le zuppe!
Già Edvige non ho trovato nome più appropriato!
Grazie Tiziana e buon calendario a tutti!
Già direi che sono in tema!
Grazie cara!
O madonna questa non la conoscevo proprio devo rimediare e farla subito, questa è la classica cavola che ci vuole, grazie 😉
Beh con un nome così il tuo blog non si poteva certo perdere la giornata del cavolo. E gli hai fatto decisamente onore, brava brava 🙂 Piacere di averti conosciuta. Buona giornata 🙂
Certo, se tutte le cavolate fossero come le tue il mondo sarebbe messo molto ma molto meglio !! Dalle tue ricette si capisce quanto ti piace cucinare, è una questione di pelle…
:))))
Nel we la rifaccio!
Assolutamente no! 😉
Ad avercene di queste cavolate giornaliere, vero Marina?
Sabrina hai fatto una magnifica cavolata!!! 🙂
Una zuppa deliziosa, con tanta attenzione e amore per le materie prime, cucinate con rispetto e valorizzate da quella menta selvatica (mi sembra di sentirne il profumo!), dalle mandorle croccanti, e da quella ricotta sarda molto saporita.
Un abbraccio
Sabrina hai fatto una magnifica cavolata!!! 🙂
Una zuppa deliziosa, con tanta attenzione e amore per le materie prime, cucinate con rispetto e valorizzate da quella menta selvatica (mi sembra di sentirne il profumo!), dalle mandorle croccanti, e da quella ricotta sarda molto saporita.
Un abbraccio
Una zuppa tanto gustosa ed invitante….. che meraviglia!!!!