Friuli Venezia Giulia: I solisti del gusto e la loro arte!

Eccoli in tutto il loro splendore! Erano loro il 22 giugno i protagonisti di una serata all’insegna della tradizione enogastronomica e della cultura artigianale. 
Tutti riuniti in un’unica sede, la bellissima Villa Parco della Vittoria nella centralissima Roma. Un posizione strategica per dare il via al gustoso tour del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, da 15 anni portabandiera delle eccellenze enogastronomiche della regione. 
Il gruppo è  composto da 57 aziende: 20 ristoratori, 21 tra vignaioli e distillatori e 16 artigiani cioè piccoli e grandi produttori di eccellenze agroalimentari di altissimo livello. Tutti insieme uniti per un’unico scopo: valorizzare il territorio del Friuli Venezia Giulia!
Durante i Concerti del Gusto, così denominato questo percorso a tappe, i 20 chef protagonisti intratterranno il pubblico cucinando in diretta i piatti del loro ristorante che rappresentano la tradizione del loro territorio. Al loro fianco le immancabili postazioni dei vignaioli delle migliori aziende vitivinicole friulane che propongono il giusto abbinamento al piatto di turno. A fare da cornice a queste gustose performance, non da meno sono gli artigiani del gusto che come in un orchestra che si rispetti completano la sinfonia del Concerto del gusto: gelati, biscotti, caffè, i distillati.
Ve ne voglio presentare alcuni, quelli che hanno riscontrato la mia preferenza anche se tutti meritavano di essere visitati e raccontati
Iniziamo dagli chef e dai loro Ristoranti

Da Nando al Mulino Zoratto
Ci ha presentato un calice di
Baccalà mantecato con cubetti di polenta arrostita e una sfoglia di fioretto

Buonissimo! Sembrava un gelato, deliziosa la presentazione e ottimo il baccalà

La cucina del Mulino Zoratto

La cucina “di” Ivan, in quanto
ispiratore suggeritore controllore, è una cucina di territorio golosa proposta
in maniera entusiastica, alla quale si è aggiunta quella di pesce. Molto
fantasiosa, contagiosa e professionale nello stesso tempo la maniera di
proporre cibi e vini.
Ilija Golf Club Tarvisio
Ci ha offerto 
Tartare di tonno, soja, Goma Wakame e salsa di lampone
Un trionfo di sapori: il tonno crudo marinato nella soia, fresco e dolce il sapore pungente della salsa ai lamponi e l’alga con la sua consistenza gelatino e dal sapore delicato…che dire delizioso!
Ilija mi ha colpito non solo per la sua bellezza ma per la gentilezza e il leggero accento che lo rende affascinante. Due sono stati i piatti che ho preferito e questo è uno di quelli se non il primo in assoluto! Vi devo far leggere la sua storia:
La storia
Il campo di golf è lì, a pochi
metri dal ristorante. Ilija ha un fare gentile e con l’abbronzatura dei
giocatori di golf. Parla un italiano perfetto, con inflessione slava. “Sono
croato, nato in Bosnia, e mi sono formato come chef in Slovenia, a Kranjska
Gora. Poi sono arrivato qui a Tarvisio. Quindi in Spagna da Joan Roche, dove ho
avuto il classico colpo di fulmine, culinario s’intende. Mi sono caricato
d’entusiasmo e ho di molto ampliato la mia visione in cucina. Parlo 6 lingue.
Al golf di Tarvisio sono da 7 anni anche se da voi ci sono dal 1990 e qui sto
molto bene. Ho trovato la mia dimensione!”.

“La mia cucina è al 90% di pesce. La
spesa la faccio personalmente. Dall’Austria compero panna, latte, carni. Dal
Friuli il pesce e qui, a Tarvisio, le verdure ed i fagioli di Giulia Gorasso.
Diversi piatti del giorno nascono il mattino, al mercato. Amo molto usare le erbe”. 
Sale e Pepe di Teresa Covaceuszach
Ci ha proposto
Polentina di grano saraceno con ricotta salata, mela seuka e kren
Un piatto insolito: polenta, ricotta mela e kren…ma vi garantisco che era tutta da vedere la preparazione e veramente sorprendete l’insieme dei sapori.
La cucina
Teresa ha ridato un’anima, moderna,
vivace e profonda, a piatti scomparsi.
Lei segue il pendolo delle stagioni,
anche grazie al suo prezioso orto dal quale ottiene le erbe aromatiche, le
verdure e i legumi. La sua cucina fonde con sapienza la creatività al respiro
forte del territorio delle “sue” Valli; una cucina dove emergono grazia e
sensibilità tutte femminili.
La Subida Chef: Alessandro Gavagna
Ci ha preparato davanti a noi
I girini, briciole di pasta buttata condite dall’orto
Questa pasta creata solo con uova e farina, resa densa e fatta colare da un colapasta nell’acqua bollente. In questo  modo si formano tante virgolette che sembrano girini, si raccolgono e si tengono da parte. Poi si saltano le verdure freschissime in padella con del burro: zucchine, fiori di zucca, porcini e poi si ripassano i girini nella padella delle verdure e si condisce con formaggio caprino stagionato. Questo è l’altro piatto che mi ha sorpreso, veramente ottimo!
La cucina
La cucina ci narra piatti delle terre di confine, dove si incrociano e si fondono la
cultura friulana e quella del mondo sloveno: piatti che ha continuamente
raffinato senza però far loro perdere il carattere originale del territorio. È
una cucina che ha saputo dare nobiltà alla povertà.
Al Paradiso 
Il piatto proposto
Cjalsons ai fichi e ricotta affumicata
Pasta acqua e farina a formare dei ravioli con dentro i fichi secchi e condito con ricotta affumicata. Sapore insolito ma ottimo piatto piatto
La cucina
S’ispira a quella di un grande maestro, Gianni Cosetti, che qui “officiò” tra il 1998 ed il ’99. Annamaria, che gli stava accanto, seppe coglierne tutti i segreti che trasferì nei suoi piatti dal tocco garbatamente femminile. La cucina del Paradiso esce da una ricerca instancabile dei prodotti del territorio.
Gli artigiani del gusto
Serata indimenticabile, eccellenze irripetibile, una regione unica nel suo genere che dal 2000 opera per valorizzare attraverso l’alta cucina il lavoro svolto da chi produce. Un format che è diventato un caso di studio presso la Bocconi!
Per chi volesse conoscere queste eccellenze e visitare luoghi di rara bellezza il Consorzio in collaborazione con Cividin Viaggi-Progetto CivadoItaly organizza dei TastyBus e TastyTravels per gastro-escursioni con visite guidate www.civadoitaly.com.

1 Comment

  1. Ciao Sabrina, scopro da te delle cose della mia regione di cui confesso l'ugnoranza. E' che noi in manifestazioni gastronomiche non ci andiamo mai a meno che non sono presenti nella nostra città. Maritozzo non piace dice troppa gente, non è un amanti di assaggi…e quindi pazienza. Conosco il Mulino Zoratto e non mi meraviglio se Ilija acquista le cose in questo modo, l'Austria è imbattibile in quel campo ne so qualcosa. Grazie di queste notizie un abbraccio e buona fine settimana.

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