Che meraviglia la farina di grano Solina! E’ stato amore a prima prova, anzi a dirla tutta ho assaggiato il pane prodotto con questa farina proprio a casa sua a L’Aquila quando sono stata insieme alle mie amiche food blogger ai “Tipici dei Parchi” a maggio come AIFB (Associazione Italiana Food Blogger). Una spedizione formata da food blogger d’assalto che ha visitato, intervistato, assistito a showcooking e acquistato prodotti tipici regionali tra cui questa meravigliosa farina. La cosa che mi ha colpito è stato il suo sapore, quel pane assaggiato allo stand era squisito, un vago sapore di nocciola tostata…buono da morire!
Altro prodotto che ho acquistato li è stato il malto in polvere: una magica polvere colore della terra…perchè magica? Beh, perchè ha dato carica al mio impasto e crosta profumata e fragrante anche dopo due giorni. Prima di spiegarvi perchè “Pane in pentola” vorrei parlarvi della farina Solina anzi del grano Solina e farvi capire quanto pregiata sia. Questo è lo stand dove l’ho acquistata ai “Tipici dei Parchi” a l’Aquila:
La caratteristica principale di questo grano è la sua terra: i comuni montani della provincia de L’Aquila localizzati all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso. Lo chiamano la mamma di tutti i grani perchè la sua presenza risale già al 1500, quando veniva citata in alcuni atti notarili stipulati presso la Fiera di Lanciano. E’ un grano tenero particolarmente resistente al freddo. La caratteristica della sua farina è il colore chiaro e il forte profumo di montagna che la rendono unica e inimitabile come i prodotti di panificazione artigianale della Regione.
Il territorio coltivato a grano Solina comprende tutta la provincia dell’Aquila e alcuni comuni montani delle Province di Pescara e Chieti. Grazie alla sua taglia e alla sua capacità di accestimento, riesce a competere con le erbe infestanti, non rendendo necessario il ricorso a diserbanti chimici. In tutto l’Abruzzo quando si parla di grano (“lo rano“) si intende la Solina. La farina è particolarmente adatta alla panificazione, interessante è l’estensibilità dell’impasto che permette una buona lavorabilità a mano, considerato che nelle zone di produzione si usa ancora fare il pane in casa.
E pane sia! Come potevo non provare. Per realizzare questo meraviglioso pane ho voluto sperimentare un metodo piuttosto conosciuto in rete ma che non avevo ancora incontrato: il metodo senza impasto e cottura in pentola di Jim Lahey. Questo signore americano imparò l’arte della panificazione in Italia e quando tornò nel 1994 a New York aprì il suo negozio dove iniziò a lavorare il pane con i suoi lieviti selvaggi riportati proprio dal nostro paese. Ho voluto per questo pane utilizzare, come già vi ho accennato, il mitico malto in polvere acquistato sempre ai Tipici che ha fatto veramente la differenza con una piccola percentuale paril al 4% sul kilo di farina. La ricetta l’ho presa dal blog di Elena ed è venuto perfetto
Pane senza impasto
Ingredienti:
400 gr di farina Solina
8 gr di sale
1 gr di lievito secco attivo
300 gr di acqua fredda
8 gr. di malto in polvere (io ho abbondato rispetto alle indicazioni per un Kg)
farina per spolverare
Mescolare farina, malto, sale e lievito in una ciotola. Aggiungere l’acqua e mescolare con un cucchiaio di legno o la mano per non più di 30 secondi. Bisogna avere un impasto molto appiccicoso. Coprire la ciotola e far riposare a circa 22°C fino a che l’impasto raddoppia e fa le bollicine (circa 16-18 ore). Io l’ho tenuto a temperatura ambiente ma se fa molto caldo mettete la ciotola in frigo e tenetela per almeno 24 ore.
A questo punto spolverare molto bene un piano da lavoro e aiutandovi con una spatola trasferite l’impasto sulla tavola. Ora, sempre con la spatola, fate le pieghe portando gli angoli dell’impasto verso il centro con le mani infarinate e lasciate lievitare di nuovo 1 ora. Dopo mezz’ora cominciare a scaldare il forno (245°C) con all’interno la pentola con il coperchio con cui cuoceremo il pane. Lasciar scaldare altri trenta minuti, poi trasferire (facendo attenzione a non bruciarvi) l’impasto nella pentola bollente. Cuocere con il coperchio per 30 minuti, poi toglierlo e proseguire la cottura per altri 15/20 minuti, fino a che la superficie si scurisca senza bruciare.
Ho utilizzato una pentola con coperchio di terracotta ma vanno bene sia la ghisa che il pirex o ceramica
Dimenticavo il meglio! Questo pane appena tagliato e dal profumo inconfondibile è stato oggetto di merenda lampo di mio figlio che ne ha apprezzato ulteriormente la fragranza con un giro di olio extravergine di oliva siciliano precisamente di Chiaramonte Gulfi nel Ragusano, famoso per le sue olive dei Monti Iblei la casa è Ecce Oleum Azienda Agricola di Di Vita Sergio un olio con sentore di foglie di pomodoro sul pane non si batte! 😉
Con questo pane partecipo al contest
I Magnifici 6 per l’Associazione Nazionale Città dell’Olio in
collaborazione con l’AIFB
nella categoria “Pane“
e partecipo anche “a Panissimo, evento creato da Barbara (www.myitaliansmorgasbord.com) e Sandra (www.sonoiosandra.blogspot.com) e ospitato questo
mese da “Sandra”
Non conosco quel particolare tipo di farina..ma il risultato èmeraviglioso! Conosco invece il pane senza impasto con cottura in pentola.. T'è venuto proprio bene bene.. smackkk
Ehilà! Quanto mi piace il pane fatto in casa.. Ho fatto una sperimentazione proprio qualche giorno fa e non vedo l'ora di pubblicarlo! Brava Sabrina!
Un bacione :*
Sabry bel post che ha messo veramente in risalto la bontà del tuo pane. La partenza di base con prodotti di qualità, di spicco, ne determinano il sapore finale. In effetti grazie al tuo tour ho potuto sperimentare la farina di malto e credo che adesso la utilizzerò molto spesso. Non mi resta di risucire a trovare anche questa farina. Bello, proprio bello. Mette voglia di affettare e oliare… proprio come tuo figlio!
Sabrina Sabrina Sabrina!
lo sai che per queste cose io mi sciolgo.
un pane stupendo, la poesia della farina solina…… mi vuoi vedere svenuta stramazzata a terra?
grazie cara, grazie davvero per questo regalo stupendo!
Sandra
p.s. lo inserisco io nella griglia a metà del mio post!
Che meraviglia questa farina! Assolutamente da provare… immagino il profumo e il gusto unici…
splendido, questo pane ti è venuto benissimo e non parliamo della farina solina, una delizia, io l'ho finita, brava
Meraviglioso Sabrina!!
E' da un po' che ci stuzzica l'idea del pane cotto in pentola, e a guardare il tuo non ci si crede, tanto è venuto bello!!
Che farina fantastica, il risultato è strepitoso complimenti!!!
Beh ma è qualcosa di meraviglioso, Sabry… sono incantata e con l'acquolina a mille! Bravissima come sempre, un abbraccio forte forte e buona settimana 🙂 :**
Un capolavoro il tuo pane Sabry, e la farina meravigliosa, profumata e ottima!
Sento parlare spesso del pane in pentola, ma non ho mai provato a realizzarlo, il tuo è davvero splendido!
Io lo impasto domani per cuocerlo sabato!!!!! E' troppo super buono!!!
Una meraviglia questo pane, grazie alle caratteristiche della farina.
Il metodo di Lahey è veramente eccezionale e tu sei stata bravissima!