Tabouleh o Taboleh o Tabbouleh o Tabuli è pietanza araba predominante in Siria, Libano, Turchia, Palestina..un’insalata a base di bulgur (frumento integrale, grano duro germogliato, che subisce un particolare processo di lavorazione. I chicchi di frumento vengono cotti al vapore e fatti seccare, poi vengono macinati e ridotti in piccoli pezzetti; è molto diffuso in Medio Oriente) con prezzemolo, pomodori, menta, cetrioli condita con limone e olio extravergine. Il termine Tabbulè significa “leggermente speziato” ed è diventata l’insalata più diffusa nella cucina mediorientale. La mia variante è un piatto fresco, adatto al caldo estivo: un vero e proprio toccasana saporito e leggero da portare in ufficio, al mare da tenere al fresco per goderne i benefici. Cosa ho modificato dalle versioni originali? Invece del bulgur ho utilizzato una pasta, un tipo di pasta particolare de La Molisana che si chiama Corallini 63. Mi è piaciuta molto la variante, sarà perchè la pasta La Molisana ha una tenuta di cottura notevole che garantisce la riuscita di qualsiasi piatto permettendoti di “giocare” con la fantasia.
Questo piatto lo regalo al progetto Smart Food Istituto Europeo di Oncologia è un progetto di ricerca in Scienza della Nutrizione e Comunicazione promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. La missione che si pone è quella di:
- Identificare e selezionare composti bio-attivi nel cibo che hanno effetti sulle vie metaboliche legate alla longevità
- Valutare gli effetti degli smart foods nella cura e prevenzione delle malattie in modelli sperimentali e clinici
- Promuovere la salute attraverso la nutrizione e la prevenzione primaria delle malattie correlate all’alimentazione.
Tabouleh
Sul blog di Fabrizio si legge “Kandinski diceva che l’arte è cibo per l’anima, così il cibo diventa il nutrimento per gustare, ed apprezzare l’arte, e da essa ne è influenzato.” Ed ecco l’evento a cui sono stata invitata insieme a Tamara Giorgetti (un pezzodellamiamaremma), Laura Bechis (semplicemente cucinando) e Giada Piper Van Aardig (Kosher Lady Cucine d’Italia) Taste of Art uno degli appuntamenti è stato il 5 giugno alla galleria Rossmut il quale è
stata selezionata come parte del percorso di
Vinòforum Around, fuori salone dell’evento che si svolgerà a Roma dal 6 al 21 giugno e dove in questa occasione ci siamo confrontati con le opere di Ricardo Miguel Hernàndez e Dirk Vogel, protagonisti della mostra “Us and them” a cura di Loretta Di
Tuccio con la collaborazione di Fabrizio Savigni. Foto, bellissime surreali, suggestive e al tempo stesso inquietanti. Due stili diversi e due autori agli antipodi.
Ispirato dalle opere dei due artisti lo chef Luca Giovanni Pappalardo, storico dell’arte e chef di Sauce & Life Project interpreta i
propri piatti. Nel primo la suggestiva serie fotografica “Vivendo con il nemico”, scatti di
interni domestici realizzati durante una delle fumigazioni a L’Avana, dove
l’assenza dei soggetti proietta il pensiero verso uno scenario quasi surreale. Queste fumigazioni sono imposte dallo Stato per eliminare la zanzara che provoca la Febbre Gialla ma sono più dannose della zanzara stessa e lasciano il silenzio, il vuoto…l’assenza e lo chef ha interpretato questa migrazione verso una vita più chiara e pulita attraverso un meraviglioso piatto che ha chiamato Farfalle rigate La Molisana con piselli, sgombro, emulsione di basilico e dadolata di pomodori freschi e nocciole. Un’ottima pasta fredda intepretata egregiamente tenendo conto degli obiettivi dello SmartFood il programma di nutrizione IEO. Questo il loro commento sul piatto: “Il connubio dei diversi ingredienti presenti in questa ricetta la rendo particolarmente ricca di molteplici proprietà salutari. I grassi buoni, contenuti nello sgombro e nelle nocciole, sono ottimi per la salute del cuore, e permettono inoltre di assorbire al meglio le vitamine D ed E, dette liposolubili proprio per questa loro caratteristica di sciogliersi, ed essere assorbite in maniera ottimale, grazie alle sostanze grasse“.
L’altro piatto Pantacce toscane La Molisana piccanti con ricotta di capra, ceci, fagioli e spinacina cruda, si ispira alle opera di Dirk Vogel: l’autore nasconde i volti attraverso maschere, quindi lo chef fa il contrario usa legumi come ceci e fagioli che in natura troviamo nascosti dai baccelli e mettendoli a nudo eliminando “il nascondere dietro un dito” ciò che invece è evidente, e l’associa alla ricotta di capra per dare un’idea di esterno di campagna centrando l’idea su un paesaggio naturale. Un’ottima pasta fredda intepretata egregiamente tenendo conto degli obiettivi dello SmartFood il programma di nutrizione IEO. Questo il loro commento sul piatto: “L’utilizzo di verdure e di legumi, arricchisce questo piatto unico di fibra alimentare. Le proprietà della fibra sono molteplici, prime fra tutte la capacità di migliorare il carico glicemico dell’intero piatto, ideale per chi soffre di iperglicemia. Inoltre, il consumo regolare di fibra, è in grado di abbassare il rischio di insorgenza di neoplasia del colon, una delle malattie più diffuse nella nostra popolazione“.
http://www.semplicementecucinando.it/2014/06/11/taste-of-art-quando-la-cucina-interpreta-larte/
Mi piace tantissimo!!!! Non conosco il bulgur.. e ci vedo benissimo quel formato così particolare!!!!! Mi piace il condimento così leggero.. e fresco! baci e buona domenica 🙂
Un tabulè con la pasta molto originale! Mi piace l'idea!
perfetta sei stata ! E quell'ifa di usare quel formato di pasta è geniale, come geniale tutto il precorso che hai descritto.
Bellissimo!
ottima questa pasta!!
Complimenti per la collaborazione.
Buona domenica.
Inco