Girelle di pesce spatola al pecorino

Beh, questa volta ve le posto crude! Eh, lo so, non è usuale che si pubblichi qualcosa di crudo ma dalla fretta mi sono dimenticata di fare la foto! Questa volta il primo commensale non è stata la macchina fotografica ma qualcun altro! Però dai, non ci vuole molto ad immaginarla cotta! Perchè l’importante è la ricetta, l’esecuzione,  la foto….verooooo???!!! A parte tutto, queste meravigliose girelle di pesce spatola sono a dir poco ottime! Molto semplici da fare a patto che vi fate sfilettare il pesce spatola dal pescivendolo…..eggià come al solito io me lo sono sfilettata da sola! Sarà che mi guardano in faccia e capiscono al volo che sono una veterana dello squartamento, la domatrice di mostri marini (vedi la razza…pure lì nà bella battaglia), insomma già quando ho ordinato la spatola mi hanno guardato come se fossi un alieno….essì perchè da noi a Roma non la sanno fare, pensano che sia un pesce spinoso, poi un pesce azzurro (da allontanarlo come la peste) e quindi non ha mercato! Lo sapete quanto costa da noi al chilogrammo (sempre che riusciate a trovarlo)? dalle 15 alle 18 euro! E volete sapere a quanto lo vendono in Sicilia (dove lo conoscono benissimo e sanno bene cosa farci)? Anche 5 euro!!!!! Comunque costo a parte è un pesce che riuscite a trovarlo (e mi raccomando: freschissimo! Dovete minacciare il vostro rivenditore e farvi dire la Verità) compratelo subito! 
Per darvi un’idea: Colore brillante, rigidità, lucentezza, occhio mobile acquoso e umido. Il motivo per cui deve essere freschissimo è per specificare che non deve avere più di un giorno. Questo perchè il pesce azzurro è soggetto ad avere un verme nelle viscere (anisakis), questo parassita di norma si trova nelle viscere perchè sono fresche, vive ed irrorate. Laddove dovesse morire le viscere rimarrebbero integre ed irrorare per un giorno (adeguatamente conservato), dopodiche non trovando più il nutrimento necessario il parassita migrerebbe verso la polpa introducendosi nella fibra muscolosa. E’ ovvio che con la cottura non avrebbe più la sua proprietà nociva ma se riusciste a trovarlo freschissimo il parassita andrebbe via con la pulizia delle viscere e con il conseguente lavaggio senza annidarsi nella polpa. Eppoi nello sfilettamento, con la polpa freschissima e soda, si riuscirebbe ad ottenere un lisca pulita. Di spine ce ne sono poche e comunque visibili. Toccate la polpa con le mani e dove trovate le spine toglietele  rendendo la polpa pulita e pronta all’uso. E’ un pesce dolce, ottimo, tenero, saporito fatelo così come l’ho fatto io e farete un figurone. 
Girelle di pesce spatola al pecorino
Con un pesce spatola di un chilo e duecento grammi circa ci sono venute 4 girelle. Questo perchè una volta sfilettata la striscia va divisa a metà per la lunghezza. Quindi otterrete 4 lunghe strisce.
Ora preparate un impasto:
200 gr. di pangrattato
100 gr. di pecorino
prezzemolo q.b.
sale (poco), peperoncino in polvere q.b.
1 spicchio di aglio
olio extravergine q.b.
In una ciotola mescolate tutto e con l’olio (che poi è l’unico ingrediente umido) cercate di fare un impasto morbido. Allungate le strisce e iniziate a far aderire un poco d’impasto alla volta premendo con i polpastrelli e contemporaneamente arrotolare a girella. Una volta finito, fermare con lo stecco di bambù. 
Mettere su una teglia coperta di carta forno bagnare con l’olio  e cuocere in forno già caldo a 190°C per almeno 30 minuti. Cercate di cuocere 15 minuti e poi girate le girelle e altri 15 minuti. Si cuociono abbastanza in fretta e la cottura, ovviamente,  si allunga se la girella è particolarmente grossa. Questo perchè il pesce era più grosso e quindi più ciccioso. Se doveste trovare una spatola più grossa da un filetto potete ricavarne anche 3 di strisce. Comunque avevo già parlato di questo pesce e di questa ricetta….tanto tempo fa…e quella volta ne feci un tortino unico ma sempre con gli stessi ingredienti. Accompagnatelo con un’insalatina mista o con dei nastri di zucchine crude condite con balsamico e pinoli tostati. Domate anche voi il pesce spatola, e se lui dovesse prendere il sopravvento gridate forte qualcuno verrà a liberarvi!!!! 🙁

Volevo ringraziare Emanuela di Ricami di pastafrolla per il premio che mi ha assegnato e che per mancanza di tempo, questa volta, giro alle 12 blogger che mi scriveranno. Mi ha fatto molto piacere il pensiero.

super-sweet

12 Comments

  1. Io nemmeno me ne ero accorta che era crudo… ahahahahahah
    In effetti ora che mi ci fai pensare non credo di averlo mai visto qui a Roma. Ma lo voglio trovare perchè queste girelle fanno proprio venire fame! E poi per me l'accostamento pesce pan grattato è il massimo 😀
    ti faccio sapere se lo trovo e soprattutto quanto mi avranno rapinata… 😛

  2. ma sai che non conoscevo affatto questo pesce? e credo anche di non averlo mai mangiato…Piatto buonissimo, ma volendolo replicare con cosa posso sostituire lo spatola?

  3. Ti assicuro che se il pescivendolo me lo sfiletta lo faccio! Non mi cimento davvero, sarebbe un fallimento totale, ma con questa ricetta mi farai fare pace con il pesce spatola ;-).

  4. Da mesi ormai mi sto ripromettendo di venirti a conoscere nel blog 🙂
    Ce l'ho fatta finalmente!!!
    E ne valeva la pena!
    Un abbraccio Sabry, a sabato 🙂

  5. Ciao Sabri… Io e te non ci siamo frequentate prima, purtroppo!!! E allora entro per sbirciare, segnarmi come tuo lettore fisso (notasi la doppia iscrizione!!! tanto per non sbagliare!) e come prima ricetta mi imbatto in quei favolosi biscotti…. o mamma. Qui si mette male che sto scontando ancora il pranzo e poi la cena di sabato… per una che sta a dieta è … troppo! Mah. Via scappo e ti trovo subito subito un qualcosa che a me fa moolta più gola dei biscotti. L'"Ammudicamento". Mollica con il pecorino!!! E un pesce fantastico. Quindi, ottimi biscotti ma pesce meraviglioso. E secondo me hai dimenticato la foto del "prodotto finale" non perché perché il profumo era irresistibile irresistibile! A presto mia nuovissima e carissima amica! Il feeling è stato reciproco!!! (Aho dovessero pensà che te sto a corteggià???)

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