Les financier sono un dolcetto veramente delizioso ed elegante. Mi sono finalmente decisa a farli è da questa estate che ho lo stampo in silicone!
E come spesso mi capita compro, compro, compro e metto lì poi ci penserò a cosa farci. E’ arrivato il momento, oggi mi sembrava la giornata adatta: fa freddo e nevica! Si può chiudere un’occhio sulle calorie:-)….vero? Hem…sorvolando sull’argomento parliamo di loro: ho scoperto che il nome così elegante e impegnativo di questi dolcetti definiti da tè, è dato dalla loro forma a lingotto oppure, si cita che siano nati nel quartiere finanziario di Parigi….qualsiasi sia la loro origine sono deliziosi!
La grandiosità, secondo me, di questo dolce, come per le madelaines, è che sono senza lievito e malgrado ciò crescono, si alzano, si spaccano si dorano nè più e nè meno come se lo avessero! Magia e alchimia della pasticceria! Oltretutto si fanno con soli albumi (quindi da tener presente in caso di avanzo di albumi). Ora dopo aver elencato i loro pregi, passiamo alla nota dolente ma irrinunciabile: la particolarità dei financier è data dalla tostatura del burro….e che vordì? Dunque: il burro che occorre per la ricetta dovrebbe essere chiarificato, cioè privo delle proteine del latte e della parte acquosa (esiste al supermercato in lattine un pò più grandi di quelle del tonno, per capirci). Una volta recuperato il burro, va sciolto in un pentolino e portato a tostatura cioè deve assumere un colore bruno ma ATTENZIONE senza portare il burro al punto di fumo. Per cui utile è sollevare il pentolino mantenendolo sempre in direzione della fiamma e alternare questo movimento girando leggermente il polso. Hè lo so….ma si fanno così!
Altra particolarità, come per le madeleines, non vanno cotti molto e non ci si deve far ingannare dal loro colore bianco, si devono dorare ai bordi e poi fare moooolta attenzione a sformarli perchè sono molto delicati e quindi per facilitare l’estrazione si dovrebbero far raffreddare un poco. Si noterà che da freddi diventano della giusta consistenza ecco perchè bisogna toglierli dal forno secondo le istruzioni.
Mò la faccio corta e vi dò sta benedetta ricetta:
Financier
per 14 dolcetti
120 gr. farina di mandorle
40 gr. di farina
200 gr. di zucchero a velo
140 gr. di burro
160 gr. di albumi (circa 4)
frutta secca o fresca a disposizione
Mescolare insieme gli ingredienti secchi. A parte sbattere leggermente gli albumi e tostare il burro come descritto sopra. Unire sia gli albumi che il burro senza freddarlo, versarlo poco per volta solo dopo aver incorporato bene gli albumi agli ingredienti secchi. Mettere il composto in una sac a pochè, tagliare la punta con le forbici e versare, in maniera pulita, il composto. Riempire gli spazi di circa un terzo. Poi prima di infornare mettete della frutta secca (in inverno) o frutta fresca (in estate). Io ho messo una nocciola divisa in due, un pistacchio, una striscia di dattero e un pezzetto di albicocca secca e la seconda infornata con pinoli, nocciola, buccia di arancia candita. Insomma quello che avete. Poi infornare a forno già caldo e alto a 220°C, mettendo lo stampo in silicone sulla leccarda. Lasciare così per 5/7 minuti e poi abbassare a 200°C per almeno 7/8 minuti. Togliere dal forno lasciare una decina di minuti e poi delicatamente sformarli.
Visto il freddo cane, li ho accompagnati con della cioccolata calda e come vedete dalla ciotola trasparente il cioccolato fondente al 60% l’ho fatto polverizzare col Bimbi (grazie Carmen!):-) e in una tazza ho messo un cucchiaio di questo cioccolato, un cucchiaino di zucchero e un cucchiaino di fecola. Ho scaldato il latte e ci ho versato dentro il composto. L’ho rimesso sul gas e l’ho lasciato un poco addensare, poi versato in tazza e…..gustato caldissimo con una delle mie Financier!!!!!;-)
Ciao e complimenti. Scusa, ma cosa intendi per tostatura del burro ? Fare il cosìdetto burro nocciola o come dicono i francesi Beurre noisette ?
Giulio scusami del ritardo, sono stata poco bene e mi riaffaccio oggi. Se può esserti ancora utile l’informazione, si è il burro nocciola che poi è lo stesso procedimento del più romantico beurre noisette, i francesi lo usano anche come condimento per piatti salati soprattutto pesce bianco, a me piace molto anche sui ravioli di brasato.