Ditemi voi se si può vivere così? Dove siamo? In Bangladesh? Noooo siamo a Roma a sud di Roma! Queste immagini sconcertanti sono della casa della mia famiglia. Essi! Pensate un attimo a come ci si può sentire quando in un mattino di pioggia, telefoni a tua madre per sapere come va e la senti piangere al telefono disperata perché dalla finestra è questo lo scenario che vede…..solo desolazione: acqua e fango e i tuoi oggetti che se ne vanno via con la corrente insieme ai ricordi che evocavano. Per rendere meglio l’idea guardate questo video che hanno girato i vicini dei miei familiari http://www.youreporter.it/video_Roma_in_salvo_sul_cancello_in_via_Suriano la macchina blu sommersa dall’acqua che si vede sulla destra a inizio video è di mio padre!! E l’uomo sul cancello è il suo dirimpettaio che ha la sfortuna di abitare al pianterreno. Non so se riuscirò mai a capire come ci possa sentire a 80 anni nel vedere tanto sfacelo. E’ la seconda volta in due anni, l’ultima volta successe nel 2008, nel novembre del 2008: un inferno! In tutti e due gli episodi mi trovavo al lavoro impotente, troppo distante per dare aiuto e bloccata, perché le metro e il treno inagibili per l’inondazione. Ascoltavo al telefono la descrizione disperata di mia mamma che come una litania a voce bassa mi descriveva impaurita i danni che riusciva a vedere dalla finestra mentre l’acqua continuava a salire: tutto il muro di cinta abbattuto, l’auto di mio padre sommersa, la sala hobby completamente allagata con una parete crollata dalla pressione dell’acqua, le scale di casa, mio fratello e sua moglie con la bambina di 5 anni costretti ad uscire dalla finestra della camera per via dell’altezza dell’acqua (circa 1.60 m) per raggiungere l’appartamento dei miei e lì bloccati per ore in attesa di aiuti. La seconda volta. Nel 2008 subirono danni economici enormi senza risarcimento ed ora tutto da capo. Mio padre seduto sulle macerie del suo giardino, con lo sguardo assente di chi si chiede se riuscirà mai a rivedere tutto in ordine bello come prima….La cosa che mi sconvolse allora come adesso è il monocolore che regnava, tutto grigio fango ovunque, melma anche maleodorante e oggetti galleggianti trasportati dalla forza dell’acqua. Gente che vaga come zombi, lo sguardo perso, gli stivaloni sporchi di terra a testa china alla ricerca di ciò che non trovano più, nella speranza di riconoscere un pezzo della loro vita in mezzo a quel fango….Ecco, questo è un racconto vero e purtroppo è della mia famiglia, ma quanti ce ne sono così? Non posso pensare, non ci arrivo proprio a capire come si può subire tutto questo a casa propria. Non siamo in aperta campagna, siamo in città siamo nel 2011! Perché nessuno fa niente, perché, sapendo che esistono zone a rischio, non si fa qualcosa per evitare di togliere vita e sonno e speranze alle persone che hanno acquistato con le proprie fatiche una casa? Mio fratello e la sua famiglia vivono lì nello stesso stabile dei miei….ha due bambine….Nel 2008 un po’ di gente che conta mandata dal Presidente del Municipio XIII, Giacomo Vizzani, dall’Ing. Aldo Papalini Dirigente dell’Ufficio Tecnico del XIII Municipio, nella persona del Geom. Berruto giravano per la zona per verificare i danni per verbalizzare, vedere di portare loro un aiuto. Adesso sono arrivati la protezione civile, i carabinieri, la polizia ma nessuno si è preso la briga di fare una segnalazione, soltanto verso sera sono arrivati due addetti del comune a vedere la voragine di circa 1,50 m profonda almeno un metro che si è aperta nel giardino dei miei
con la promessa che sarebbero tornati il mattino successivo alle 7,30 (pure l’orario gli hanno dato) per eliminare con le ruspe le macerie del muro di cinta
e studiare la voragine….sono passati 4 giorni e non si è visto nessuno…..e domani minaccia ancora pioggia, pioggia violenta……No non si può vivere così….Signori del XIII Municipio dove siete? Per favore solo una verifica, solo una parola, un’aiuto…