E’ un po’ che non ci si sente ma ho avuto un periodo niente male sono impegnatissima!!!!JJ Essì che volete quando si viene richiesti a destra e a manca non si sa a chi dare i resti!!J Oggi mi sento molto vintage co stì modi di dire quindi ve li dovete cibare!J Dove eravamo rimasti? Ah, sì agli impegni: dunque mi sono iscritta ad una serie di seminari gratuiti sulla “Cultura Agroalimentare”. Eh, lo so non so stare senza andare a ficcare il naso laddove sniffo cibo, chedevofà?! Quindi: sono 7 incontri dal 2 maggio al 23 maggio solo i lunedì e i giovedì dalle 17,00 alle 19,30: 2/5 Leggiamo insieme le etichette; 5/5 I prodotti a Km 0; 9/5 Cibi e salute-La Celiachia; 12/5 Perché biologico è meglio; 16/5 Il pane e la lievitazione naturale; 19/5 L’olio e il miele; 23/5 Il vino caratteri e abbinamenti. Si tengono al Centro di Formazione Professionale Alberghiero Castelfusano, Via B. da Monticastro, 3 (di fronte allo stabilimento Kursal) ad Ostia. Molto interessanti, attendo con interesse estremo il prossimo sulla lievitazione. Sono seminari organizzati dalla Provincia di Roma e dai Lions. Mi raccomando è ovviamente aperto a tutti chiunque voglia può partecipare. Lo so, ve l’ho postato troppo tardi ma anche io non ne sono venuta a conoscenza prima, infatti 2 li ho persi!
Altro impegno:…E vai! Non era un pesce d’aprile! Vincenzo Anzidei ha pubblicato anche la mia ricetta di maggio, fantastico! Mi fa uno strano effetto “vedermi” su una rivista ed è un grande onore. A proposito ora la rivista ha finalmente un sito. Sempre interessante il viaggio che ci fa percorrere Vincenzo a ritroso nel tempo fra antichi mestieri e foto d’epoca. Commoventi i racconti di guerra e il ritrovamento di uno dei documenti sui fatti del 4 aprile 1944, testimonianza di un’eccidio da parte dei tedeschi che occuparono Borbona e uccisero a colpi di mitraglia contadini intenti a lavorare nei campi…Brutte storie ma storia che si deve sapere, che si deve tenere a mente! Vincenzo è un grande lui lavora per mantenere la memoria di ciò che non c’è più, e fa un gran mestiere: quello di tenere in vita persone che non sono più tra noi, per la gioia dei parenti e dei familiari stretti, nei ricordi dei loro amici. E’ anche per questo motivo che sono fiera di poter entrare in punta di piedi in tutto questo con il mio personale ricordo di ciò che ho vissuto da piccola a Borbona. E quindi tornando a noi ho spedito a Vincenzo il mio pensiero/ricetta di Giugno! Bene!
Eppoi non dimentichiamo il mio bimbo! Fin tanto che è in piedi, dedico a lui il tempo e la sera “guardiamo insieme” (9 su 10 mi addormento) “il pompiere Sam”, “Martin Maten”, “La Pimpa”, “Il postino Pat”……… Stì cartoni animati poi ce l’ho nel cervello tutto il giorno: ♫“Sulla scena c’è Sam, il pompiere, col camion va Sam, il pompiere, puoi crederlo è, un grande piccolo eroe!♫” Cosaaaaaa! Ho sentito bene? Mi date della paaazza? Beh, si vede che non avete bimbi in casa! Vi risparmio le altre sigle và…..E dopo lo stordimento discografico, quando ritorno tra i vivi, se ce la faccio, mi cimento nelle mie cose fino a tarda notte! Andiamo avanti; prossimo impegno: mercoledì parteciperò ad uno dei corsi di panificazione a Roma, Cerveteri – 18 maggio – corso di 1 giorno (pizza in teglia e croissant). Sono mesi che rincorro sto corso e finalmente ci siamo quasi: andrò a conoscere Paoletta e Adriano. In tutto ciò non ho abbandonato la cucina: ho anche fatto dei biscottini D E L I Z I O S I…..quando li ho visti la prima volta (vedi la mitica Pinella) sono rimasta senza parole e mi son detta: un giorno li farò! Peccato che li ho fatti di notte!…Però li ho fatti!JJJ
Oggi ho provato il pane azzimo di Gabriele Bonci con la farina di Enkir del mitico Mulino Marino, un grano di 12.000 anni fa una vera chicca! Me lo ha scovato la mia amica Carmen in un negozio di Testaccio. Prezzo 5 euro al kilo ma ce li vale tutti! Esattamente come ha fatto Gabriele in tv: con carne d’agnello, pomodori e insalata, io ho aggiunto le salse: hummus e babaganoush siriano….deliziosamente arabeggiante e gustando il sapore sorprendente dell’Enkir si torna indietro nel tempo a 12.000 anni fa……
Pane azzimo di Enkir (Gabriele Bonci e Fulvio Marino)
(circa 10 piadine)
500 kg di farina Enkir
225 g di acqua
10 g di sale
10 g di olio extravergine d’oliva
Per farcire:
cosciotto di agnello (speziato esternamente con cannella, cumino, coriandolo, origano, sale, pepe e arrostito in forno a 100°C per 5 ore)
insalatina fresca,
pomodori
hummus*
babaganoush siriano**
Sulla tavola fare la fontana con la farina setacciata poi aggiungere il sale, l’olio e l’acqua fino ad avere un impasto abbastanza sodo. Lasciarlo riposare per almeno 15 minuti avvolto nella pellicola. Prelevare pezzetti pasta da circa 25 gr e formare col mattarello delle piadine. Nel frattempo lasciare sul gas una piastra tipo bistecchiera. Adagiare sulla piastra la piadina e far cuocere lo stretto necessario per non farla troppo dura. Farcirla subito e arrotolarla avvolgendola in carta argentata. Altrimenti, suggerisce Gabriele, si possono bagnare appena con le mani, sovrapporle e chiuderle in un canovaccio al fresco in frigo per qualche giorno. Suggerimento mio: si possono anche surgelare.
*Hummus
1 scatola di ceci precotti
2 cucchiai di salsa tahina
1 limone spremuto o più a gradimento
5 cucchiai di olio
1/2 cucchiaino di paprika forte
1 pizzico di sale
acqua
Scolare i ceci e metterli in un robot o nel bicchiere del minipimer. Aggiungere gli altri ingredienti che non saranno sufficienti a rendere fluida la salsa per cui consiglio di aggiungere dell’acqua piuttosto che caricare con l’olio.
**Babaganoush siriano
2 melanzane
2 cucchiai di yogurt intero
2 cucchiai di tahina
succo limone a gradimento
3 cucchiai di olio extravergine
sale e prezzemolo
Cuocere le melanzane nel forno finchè siano morbide. Spellarle e frullare la polpa. Aggiungere tutti gli ingredienti e aggiustarne il sale a seconda del gradimento.
Troppa carne al fuoco? (ariecco il vintage dell’inizioJ) Lo so, ma è lo specchio del mio maggio caotico e del mio modo di essere esagerata e felice di esserlo!JJJ