Con la Crostata rustica di farro e formaggi, darò fondo a tutto ciò che ho comperato nei mesi passati. Ovunque io vada devo riportarmi dietro qualcosa di alimentare ovviamente doc, speciale, caratteristico del luogo che ho appena visitato. Al mio ritorno a casa potrei aprire un negozio di specialità alimentari! Beh, piano piano consumerò tutto e vi terrò informati sulla lavorazione di questi meravigliosi prodotti. Cominciamo con il farro: biologico naturalmente. Non siamo molto abituati ad usare in cucina questo fantastico cereale eppure riconosco che per certi versi è anche migliore del riso. Il farro è un antico cereale che negli anni è andato in disuso anche per la difficoltà della raccolta. A maturazione il chicco tende a staccarsi e cadere in terra, oltretutto veniva pagavano pochissimo proprio perché non c’era richiesta, per cui non valeva la pena coltivarlo. Per fortuna giovani di buona volontà sparsi qua e là per l’Italia hanno deciso di riportare alla luce questo tipo di coltivazione che non ha particolari esigenze: va bene un terreno povero ed è molto resistente al freddo. Lo troviamo in commercio in due varietà: farro decorticato e farro perlato. Il decorticato è “vestito”, cioè mantiene la pellicola esterna del chicco che tra l’altro è ricca di fibre e consigliano di metterlo a bagno prima di cuocerlo (io non l’ho mai fatto). Il perlato invece non ha questa pellicola e quindi ha tempi di cottura decisamente inferiori. A livello nutrizionale è consigliabile scegliere sempre il decorticato e non quello perlato, poiché l’operazione di perlatura elimina la maggior parte delle fibre ma non porta alcun vantaggio in termini di sapore, abbassa solo i tempi di cottura. Quindi, visto che fa bene comunque e visto che la nostra vita somiglia sempre di più ad un razzo sulla rampa di lancio, NOI utilizzeremo l’utilissimo farro perlato!!!
Bollettino per chi sta a dieta ovvero un momento di scienza alimentare:
-In cottura assorbe acqua quasi il triplo del suo peso, in questo modo determina un indice di sazietà notevole;
-è il meno calorico in assoluto (335 calorie per 100 gr.)
-contiene il 15% di proteine; se ben combinato, magari con dei legumi, diventa un fantastico piatto unico.
Ma signore care che state a dieta, non vi illudete anche se ha tutte queste proprietà la quantità che ci spetta a pasto è molto molto piccola, perciò la dobbiamo necessariamente abbinare ad una quantità industriale di verdure. Suvvia che qualche dritta ve la darò e sfileremo come modelle sulle nostre belle spiagge!
Oggi intanto vi mostrerò una torta rustica molto utile a chi, come me, non sa mai cosa portarsi per pranzo in ufficio e non sta a dieta. Pranzetto, comunque leggero, ma nutriente e proteico, senza il rischio di farsi trovare con la testa sul monitor del PC !
Accompagnate, in generale, sempre i vostri piatti con insalata prima e dopo i pasti, vi aiuterà a metabolizzare i carboidrati senza far schizzare picchi glicemici indesiderati.
Nota: se la stendete su una teglia rettangolare e da fredda la tagliate a quadrotti può diventare l’accompagnamento ideale per uno Spritz o un buon bicchiere di vino per un’aperitivo. Ottima anche per arricchire un buffet.
Crostata rustica di farro e formaggi
Per la pasta
250 gr. di farina 0
120 gr. di burro fuso
1 cucchiaio di acqua tiepida
sale
Per il ripieno
125 gr. di farro perlato
30 gr. di burro
1/2 litro di latte (anche scremato)
3 uova
pecorino e parmigiano
sale e pepe
Fate bollire il farro per 15 m. in acqua salata. Scolatelo e rimettetelo in pentola con mezzo litro di latte e 30 gr. burro. Fate cuocere a fuoco molto basso per 50 m. fino a che non assorba tutto il latte, deve diventare abbastanza asciutto come un risotto. Fate raffreddare. Nel frattempo che si sta cuocendo il farro con il latte, preparate la pasta: fate la fontana con la farina, fate fondere il burro versatelo al centro insieme al sale (un pizzicotto) e aiutandovi con una forchetta cercate di amalgamare il tutto aiutandovi con 1 o 2 cucchiaiate di acqua tiepida formando una palla. Avvolgetela con della pellicola e tenetela in frigo per un’oretta.
Quando il farro sarà a temperatura ambiente versatelo in una ciotola incorporando le uova leggermente sbattute, il pecorino (circa 3 cucchiai), il parmigiano (3 cucchiai), del pepe e se occorre un pochino di sale.
Trascorso il tempo dovuto, imburrate ed infarinare una teglia di circa 24 cm e foderatela con la pasta, poi versate all’interno il ripieno e con gli avanzi della stessa pasta fate delle striscioline per decorarla come una crostata. Avvolgete bene i bordi spennellateli con un uovo battuto e spargete, solo sulle strisce di pasta dei semini o del sale grosso nero delle Hawaii. Infornare a 200°C per 30 m.
Ci tenevo a farvi sapere che il farro che ho utilizzato è dell’Azienda Agricola Filosini di Ville di Fano di Montereale (AQ) ho provato tutti i loro prodotti e sono veramente eccezionali!